Come conservare, abbinare, servire il vino

In questo articolo il nostro Esperto di Vini ha voluto riunire alcuni consigli pratici su come conservare, abbinare e servire il vino. Alcuni piccoli accorgimenti che possono aiutare a mantenere a lungo la qualità del vino, ad accostare il vino ed infine di come servirlo, perché anche l'occhio e il bon ton vuole la sua parte.

Conservare il vino

Idealmente le bottiglie di vino andrebbero conservate coricate orizzontalmente in una cantina buia a temperatura ed umidità quasi costante, 10-12 gradi centigradi e 60-70% di umidità, in assenza di vibrazioni.
Il vino è una sostanza viva che evolve nel tempo ma per evolvere bene ha bisogno di condizioni ottimali. Se non abbiamo una cantina ideale la migliore cosa è quella di acquistare un armadio climatizzato per la conservazione del vino.
Un ultimo consiglio, le bottiglie aperte andrebbero consumate tutte. Un vino bianco aperto la sera e riposto in frigorifero il giorno dopo ha un altro sapore. Anche il vino rosso il giorno dopo non è più lo stesso

Abbinare il vino

Questo è uno dei campi dove prevale incontrastato il gusto personale.
Però se non avete delle preferenze particolari, ci sono delle regole generali che è buona norma rispettare.
Il vino dovrebbe esaltare il piatto che accompagna senza sovrastarlo o esserne sovrastato. In altre parole dovrebbe sposarsi con il cibo accentuando le sue caratteristiche positive e magari attenuando quelle negative
Ad esempio con un piatto succulento va bene un vino tannico (astringente) ed alcolico (detergente) che attenui l’eccessiva untuosità, con un piatto ricco di spezie un vino aromatico che possa competere con gli aromi del piatto esaltandoli. Con un piatto grasso ricco di burro si sposa un vino fresco, acido o effervescente che attenui la sensazione di pastosità del cibo. Così pure la dolcezza di un piatto viene esaltata dalla dolcezza del vino.
Per cui con degli antipasti delicati di pesce è opportuno abbinare un bianco giovane fresco, non troppo fruttato o speziato oppure delle “bollicine” ma anche queste giovani. Così pure con un bel brasato di carne, magari cacciagione, consiglierei un rosso importante, di buona struttura che possa competere con i sapori e gli aromi decisi del piatto. Con una torta, con della pasticceria, con il panettone è bene abbinare dei vini dolci che esaltino ulteriormente la sensazione di dolce, scegliendoli di maggiore struttura alcolica all’aumentare della struttura e complessità del preparato.

Servire il vino

Fattore fondamentale è la temperatura a cui viene servito un vino. Infatti il freddo smorza l’ardore dell’alcol, mentre il caldo fa sentire di meno l’acidità, smorza i tannini ed aumenta la sensazione di dolcezza. Per questo i vini dolci ed alcolici vanno serviti freschi mentre quelli rossi vanno serviti a temperatura ambiente (attenzione per temperatura ambiente si intende 18 gradi centigradi non quella delle nostre case che d’estate può raggiungere anche i 30 gradi!).

Ogni vino ha il suo bicchiere ideale…

I Bicchieri per grandi rossi invecchiati sono i classici bicchieri borgognoni, molto grandi, sia in altezza che per la pancia. Le dimensioni sono cosi grandi perché questi vini hanno generalmente bisogno di molta ossigenazione e tempo per la degustazione.
Quindi ad ogni vino la sua temperatura, idealmente: vini spumanti 8°C, vini bianchi e rosati 10-12°C, vini rossi 16-18°C.
Dunque quando volete bervi una delle vostre bottiglie, prendetela dalla cantina e portatela alla temperatura di servizio, per i rossi basterà attendere qualche minuto, mentre per gli spumanti ed i bianchi basterà una mezzora in un secchiello con acqua e ghiaccio.
Sia i rossi che i bianchi andranno stappati qualche minuto prima (qualcuno di più per i rossi giovani, una buona mezzora per i rossi invecchiati) per permettere al vino di ossigenarsi (eventualmente potete utilizzare il decanter).
Se avete tempo e voglia avvinate i bicchieri che andrete ad usare, non sempre è necessario … ma sicuramente fa molta scena e dà un tocco di colore!
A questo punto sorge spontanea una domanda,
chi dobbiamo servire per primo?
Ovviamente vanno serviti per primi gli ospiti, partendo dalle signore ed in particolare da quelle di età più avanzata (ma state attenti a non fare gaffe in questo caso!), poi gli uomini in ordine di età, per ultimo il padrone di casa. Alcuni dicono che i cardinali hanno la precedenza su tutti …

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